La FDA ha stabilito che la pillola abortiva potrà essere spedita via posta, senza l’obbligo di recarsi di persona a ritirarlo.
La Food and Drug Administration permetterà la spedizione della pillola abortiva a casa, via posta, dando alle donne la possibilità di ottenere il farmaco senza recarsi di persona a ritirarlo. Milioni di donne americane, dunque, potranno ricevere una consulenza online per poi ottenere la spedizione del medicinale, anche se avranno comunque bisogno della prescrizione che potrà essere richiesta online.
Pillola abortiva spedita via posta a casa: accade negli U.S.A
La decisione legata al delicato tema dell’aborto farmacologico, arriva dopo il difficile periodo della pandemia che ha provocato non poco disagi su questo punto di vista negli Stati Uniti (e anche in altre parti del mondo). Quest’ultima revisione scientifica della FDA deriva da una causa del 2017 guidata dall’American Civil Liberties Union, che sosteneva che le restrizioni dell’agenzia bloccano o ritardano le cure mediche, specialmente per le persone che abitano nelle comunità rurali e a basso reddito.
Gli oppositori hanno affermato che la decisione della FDA comporterà maggiori effetti collaterali alle donne. Con questo cambiamento, i medici potranno prescrivere online la ricetta, affinché le proprie pazienti ottengano il farmaco, che sarà spedito tramite vendita per corrispondenza e che sarà disponibile, inoltre, in più farmacie. L’effetto varierà in base allo stato di riferimento. Più di una dozzina di stati – a guida repubblicana – hanno approvato misure che limitano l’accesso alle pillole, inclusa la messa al bando della consegna per posta.
L’aborto farmacologico negli Stati Uniti
L’aborto farmacologico è disponibile negli Stati Uniti dal 2000, quando la FDA approvò, per la prima volta, il mifepristone per interrompere le gravidanze fino a 10 settimane. Assunto con un bloccante ormonale chiamato misoprostolo, costituisce la cosiddetta pillola abortiva.
Circa il 40% di tutti gli aborti negli Stati Uniti viene eseguito attraverso i farmaci e non per via chirurgica: questa opzione è diventata fondamentale durante la pandemia di COVID-19. Al momento dell’approvazione, la FDA ha imposto limiti alle modalità di distribuzione del farmaco, incluso il divieto di accesso alle normali farmacie, imponendo, a tutti i medici fornitori del farmaco, di ottenere una certificazione speciale per poterlo dare alle proprie pazienti.
Gli effetti collaterali comuni del farmaco includono crampi, sanguinamento, nausea mal di testa e diarrea. In alcuni casi il sanguinamento deve essere fermato con un intervento chirurgico.